La Mandragola Liber Liber è un'iniziativa per la condivisione di libri incentrata sull'idea di cedere la proprietà esclusiva di un proprio libro per acquisire, insieme agli altri lettori/condivisori, la proprietà comune di tutti i libri condivisi. Il Restaurant Pub La Mandragola diviene quindi un luogo per lettori, in cui mescolare letterature e mondi diversi, dove incontrare un pensiero sempre nuovo



mercoledì 10 marzo 2010

In arrivo Guy Debord sugli scaffali della Mandragola!



Che nesso c'è tra  Salvatore Gugliara, Guy Debord  e La Mandragola Liber Liber ?

Semplice, è la donazione di un libro ad unire il tutto, "Il pianeta Malato e L'ammazza Fame" che  Salvatore,venuto a conoscenza del progetto Liber Liber, ha voluto inviare agli scaffali di Via Rossini. Salvatore è  nato casualmente a Pescara, vissuto a lungo tra Bologna e Torino, momentaneamente a Roma. Suo padre invece è di Gela.
La donazione di "un piccolo grande libro ad una piccola grande bliblioteca"  ( questa la dedica scritta di pugno da Salvatore) lo rende  un po' cittadino gelese. Che ne dite di conferirgli cittadinanza onoraria?
                                                                                                                          

Il Pianeta Malato - L'ammazza fame 
di Guy Debord
un testo del 1971,
pubblicato solo nel 2004,
sorprendentemente attuale!

Il testo di Debord preparato  nel 1971 per il tredicesimo numero dell'Internationale Situationniste vede la luce in un contesto storico che  conferendogli un  peso specifico, non lo priva della capacità di  presentarsi ad oggi come una sorta di verifica empirica dell'analisi che l'autore faceva molto tempo addietro alle sorti del mondo di adesso. Tutto quello che questo libro enuncia come riflessioni riguardanti l'inquinamento in quanto risultato della crescita automatica delle forze produttive alienate  della società di classe merita perciò di  essere preso sul serio più che mai, in quanto dà un giudizio netto sull'insieme dei discorsi che oggi ci affliggono: discorso tecnocratico da affrontare come una sfida; rivelazione pseudo ontologiche sull'essenza della tecnica; negazioni interessate delle distruzioni in corso; proclami in favore di un ritorno ad una povertà programmatica,  alla trazione animale e alla produzione artigianale delle merci.

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